Paura degli altri -psicologia Firenze-

Ansia di stare in mezzo alla gente

Ansia di stare di stare in mezzo alle persone, la paura degli altri o l'ansia sociale è un timore durevole di una o più situazioni sociali nelle quali l'individuo è esposto a persone sconosciute o non familiari che possono giudicarlo negativamente. Nonostante la persona sappia che la sua paura è irragionevole ed eccessiva, non riesce a superarla. L'ansia sociale si sviluppa per il timore di sentirsi esposto al giudizio degli altri. L'evento provoca quasi  sempre un'ansia che spinge l'individuo a evitare la situazione o a viverla con una marcata sofferenza. Le circostanze temute sono: 

  1. L'interazione con gli altri;
  2. partecipare a ricevimenti o riunioni;
  3. parlare in pubblico;
  4. mangiare o scrivere alla presenza di altri. 

In generale l'ansia sociale è una paura di non agire in pubblico in modo adeguato di fronte ad altri. 

L'ansia si sviluppa già prima dell'evento specifico e non diminuisce a seguito della prestazione. Quando l'ansia include la maggior parte delle situazioni sociali, il disagio vissuto diventa molto simile al disturbo evitante di personalità.

Che cosa caratterizza l'ansia sociale?

Questo disagio si sviluppa a partire dai 10 anni fino ai 20; di solito si presenta alla fine dell'infanzia  o dell'adolescenza e può continuare durante l'età adulta. E' maggiormente rintracciabile nelle donne piuttosto che negli uomini. La prevalenza è maggiore se un membro della famiglia presenta lo stesso tipo di malessere.

 

Le convinzioni sottostanti questo malessere sono:

1) I loro standard sociali sono irrealisticamente elevati e credono pertanto di doversi comportare in modo perfetto in ogni situazione sociale;

2) si reputano poco interessanti per la maggior parte delle persone;

3) si ritengono mancanti di qualità sociali pertanto si considerano inadeguati;

4) hanno il timore di comportarsi da incapaci nelle situazioni sociali;

5) sono convinti che comportarsi in modo inappropriato comporti  sempre delle gravi conseguenze;

6) credono di non poter controllare l'ansia quando emerge nei contesti sociali.

 

A seguito di queste convinzioni le persone che soffrono di questo disturbo temono che da un momento all'altro possa verificarsi un disastro sociale e, proprio per evitare che accada, tendono a sottrarsi a nuove situazioni sociali oppure utilizzano comportamenti di contenimento: uscire sempre con le stesse persone, evitare nuove conoscenze, rifiutare situazioni sociali non conosciute.