Non posso vivere senza di te: la Personalità Dipendente
La personalità dipendente è una modalità relazionale in cui una persona si rivolge in modo continuativo agli altri (parenti, colleghi, amici) per essere sostenuto, aiutato, guidato. L'individuo dipendente, avendo una scarsa fiducia nelle proprie capacità, fonda la propria autostima sull'approvazione e la rassicurazione altrui e si sente pertanto incapace di prendere decisioni senza un incoraggiamento esterno.
Questo tipo di modalità relazionale che appare pervasiva in ogni area della vita della persona, fa parte del gruppo di disturbi di personalità “ansiosa” che sono caratterizzati da comportamenti timorosi e ansiosi.
Gli individui con tale problematica hanno un bisogno persistente ed esagerato di essere accuditi. Sono infatti inclini a creare relazioni strette per la paura di essere abbandonati. Appaiono quindi sottomessi, obbedienti e hanno il timore che una persona a loro vicina possa allontanarsi. Ne consegue quindi che si appoggiano talmente tanto agli altri da non riuscire a prendere da soli la minima decisione.
Bisogna comunque sottolineare che una certa dipendenza dagli altri è comune e sana, soprattutto in casi di emergenza, ma la persona in questione ha un costante bisogno di appoggiarsi a familiari, amici, colleghi, anche nelle situazioni più semplici o di fronte a scelte non particolarmente problematiche. Si sentono incapaci di fare affidamento su di sé e dimostrano infatti sensazioni di inadeguatezza e sottomissione, quando devono inevitabilmente fare delle scelte o prendere delle decisioni.
La paura che li accompagna costantemente è la separazione e, quando una relazione finisce, si sentono svuotati e disperati, a tal punto da ricercare velocemente un altro rapporto che possa riempire il vuoto.
Mancano di autostima e fiducia nelle proprie capacità, lasciano che siano gli altri a decidere per loro: dove vivere, quale lavoro fare, quali persone frequentare. Il giudizio degli altri è fondamentale nella regolazione delle proprie scelte e, temendo il rifiuto, si adattano passivamente ai desideri e alle aspettative delle persone a loro vicine. Si rendono disponibili a svolgere compiti o mansioni che reputano spiacevoli o umilianti.
Senza qualcuno che si prenda cura di loro, si sentono a disagio, soli, infelici, insicuri, pessimisti e negativi. Perciò sono facilmente inclini alla depressione, ansia e disturbi alimentari.
Tale disturbo appare presente sia negli uomini che nelle donne in ugual misura.
Gli aspetti che caratterizzano il Sé
Il loro principale obiettivo è creare relazioni strette e di dipendenza, laddove non sia possibile, emergono sentimenti di inadeguatezza e vuoto. In aggiunta, vivono una forte sofferenza quando percepiscono sentimenti di abbandono e separazione. Tali persone ricercano costantemente sicurezza e soddisfazione nelle relazioni interpersonali con aspetti di dipendenza e sottomissione. La loro inclinazione è quella di assumere atteggiamenti volti a compiacere gli altri che considerano capaci e potenti. Vivendo relazioni così fusionali, imperniate da sostegno e accudimento, l'individuo dipendente può reagire con rabbia e aggressività, quando si sente incapace di poter separarsi dalle figure di riferimento. In tal caso attaccano in modo indiretto, con atteggiamenti passivo-aggressivi, con lo scopo di evitare un eventuale attacco dell'altro.
Altri soggetti sono inconsapevoli della loro dipendenza e negano la loro fragile emotività, ma percepiscono un disagio, tuttavia non colgono il significato del loro malessere.
Spesso ciò che caratterizza il dipendente è un principio indissolubile: “Sono inadeguato e non in grado di relazionarmi al mondo e agli altri, perciò ho bisogno di avere accanto una persona che mi protegga per poter funzionare adeguatamente”.