"E' terribile, ma cosa mi sta succedendo? Il cuore batte forte, tremo tutto, non riesco a parlare, mi guardo le mani e non sembrano più le mia. Mi sento come in un film! Cosa mi succede?"
L'attacco di panico è il risultato della presenza di quattro o più sintomi che raggiungono il picco massimo nel giro di pochi minuti.
La persona presenta dei sintomi specifici di diversa natura:
- psichici (perdita di controllo, paura incontrollabile o terrore, ansia estrema, paura di morte imminente);
- neurovegetativi (dolore al petto, senso di soffocamento, palpitazioni);
- psicosensoriali (depersonalizzazione, derealizzazione, déjà-vu).
La durata dei sintomi è soggettiva e la loro intensità è crescente.
Possono manifestarsi alterazioni cognitive o altri tipi di disagio psicologico come pseudoconvulsioni, agitazione psicomotoria, aggressività. La persona può inoltre presentare una respirazione rapida e superficiale, vertigini, fame d'aria, sensazione di debolezza.
Attacco di panico: atteso o inaspettato?
L'attacco atteso è quello che insorge a seguito di uno stimolo o un evento specifico e prevedibile; quello inaspettato è quello che si manifesta per situazioni che in precedenza non erano stati all'origine degli attacchi, per esempio quando la persona si rilassa oppure quando dorme. Molti individui dichiarano di aver affrontato degli eventi stressanti nei mesi precedenti il primo attacco di panico.
Frequenza e gravità
La frequenza e gravità è piuttosto variabile, potendo essere giornaliera, settimanale, mensile o del tutto irregolare. La persistenza dei sintomi precedentemente descritti genera nella persona uno stato di ansietà e paura continua che cresce lentamente all'avvicinarsi delle situazioni temute (ansia anticipatoria). Il paziente inizia così ad attuare comportamenti di rassicurazione o a evitare le situazioni temute e in casi rari può persino rimanere chiuso in casa.
Droghe (Cannabinoidi sintetici) e Panico
Negli anni settanta è stata prodotta in laboratorio un principio attivo sintetico molto simile al THC (il principio attivo della cannabis). Questa sostanza sembra essere cento volte più potente del tetraidrocannabinolo (THC). Negli ultimi dieci anni questa nuova sostanza prodotta artificialmente ha preso il nome di "Incensi" o "Spice". Quest'ultimo è anche il primo marchio utilizzato in Europa per tali prodotti; questa sostanza è ormai diventata un termine generico che indica una varietà di prodotti che sono diversi nel packaging, ma sono molto simili nel contenuto. Tutti sono generalmente costituiti da foglie essiccate e triturate sulle quali è vaporizzata una soluzione di uno o più cannabinoidi sintetici. Gli effetti negativi sono in genere tachicardia, aritmie, palpitazioni, ansia, confusione mentale, paranoia e attacchi di panico intensi accompagnati da sintomi psicotici.