La psicoterapia è un processo che nasce a partire dal primo colloquio. Quest'ultimo è un percorso interattivo che avviene tra almeno due persone, diverso dalla conversazione in quanto l'interazione è finalizzata al conseguimento di un obiettivo condiviso e predeterminato. Il sostegno psicologico è una delle attività dello psicologo e ha l'obiettivo di alleviare il malessere della persona. Lo psicologo così crea una relazione empatica con l'individuo, cercando di conversare, colloquiare, ascoltare e interagire. Il suo obiettivo è aiutare il paziente a esprimere, attraverso il dialogo, le proprie dinamiche interiori, permettendo l'espressione delle proprie emozioni.
Lo scopo è la prevenzione e la promozione del benessere della persona, nelle sue manifestazioni emotive, cognitive e relazionali. Il sostegno psicologico quindi è un'attività di supporto che lo psicologo svolge nei confronti di una persona che presenta un disagio momentaneo e l'obiettivo sarà dunque quello di aiutare il cliente a trovare una soluzione alla sua difficoltà in un tempo relativamente breve.
Un soggetto per esempio può descriversi durante il colloquio come iroso e sempre nervoso. Ciò, come conseguenza, determina un respiro affannoso e a tratti irregolare, a cui seguono delle difficoltà familiari e sociali. Rivolgendosi a uno psicologo, il cliente potrà scoprire che presenta dei tratti di tipo ansioso, ciò potrebbe essere provocato dalla sua bassa autostima e da un basso controllo delle proprie emozioni. Un altro obiettivo dunque potrebbe essere di agire sui punti forza dell'individuo al fine di promuovere e mantenere uno stato di benessere del cliente. Inoltre, il sostegno prevede anche la possibilità di promuovere quelle attività di abilitazione/riabilitazione psicologica, ovvero può svolgere quelli interventi che hanno l'obiettivo di sviluppare o riportare specifiche abilità ad un determinato livello di sviluppo. Le attività appena descritte sono mansioni specifiche dello psicologo.
Lo psicoterapeuta, oltre ad avere le competenze dello psicologo, svolte attività di psicoterapia. Come si svolgono gli incontri successivi?
I seguenti tre/quattro colloqui, sono dedicati alla raccolta di informazioni che riguardano la storia di vita del cliente. Lo scopo dei primi incontri è quello di approfondire le conoscenze specifiche di quella persona:
1) comprendere i significati soggettivi;
2) in che modo si è presentato e come il malessere influenzi la sua vita.
Una volta concluso il ciclo dei primi colloqui, il clinico dovrebbe essere in grado di crearsi un "mappa cognitivo-emotiva" della persona: la sua peculiare modalità di funzionamento, quali canali di conoscenza predilige (emotivo, cognitivo ecc.), quale è la funzione dei sintomi e infine la sua logica interna. I dati così raccolti permettono al professionista di avere un insieme di informazioni su cui lavorare e il paziente viene aiutato a dare un senso al suo vissuto e al suo malessere.