Studio Psicoterapia Novoli

Differenza Psicologo  Psicoterapeuta

Lo Psicologo

 

Il Dottor Luca Gori, psicoterapeuta a Firenze, accoglie i pazienti nel suo studio di psicoterapia a Novoli. Per ulteriori informazioni, è possibile contattarlo direttamente:

https://www.goriluca.it/domande-informazioni/

 

Nel contesto attuale, siamo spesso esposti a informazioni errate riguardo alla figura del psicologo. Questo porta a convinzioni sbagliate, come l'idea dello “strizza cervelli”.

Questi pregiudizi possono far vedere lo psicologo con diffidenza o come qualcuno dotato di poteri magici. Frequentemente, lo psicologo è considerato erroneamente un professionista che si occupa esclusivamente di gravi patologie o di persone erroneamente giudicate "pazze".

Lo psicologo è un esperto della salute mentale che ha ottenuto una laurea in psicologia, seguito da un anno di tirocinio e il superamento dell'esame di stato, permettendo l'iscrizione all'Ordine degli Psicologi. Con ulteriori quattro anni di specializzazione, il professionista assume il ruolo di psicoterapeuta. L'esercizio di questa professione richiede una formazione continua nel campo della salute mentale.

Le spese per il sostegno psicologico a Firenze sono detraibili nella dichiarazione dei redditi.

Lo scopo principale è migliorare il benessere personale attraverso un percorso di auto-conoscenza. Lo psicologo utilizza metodi e tecniche specifiche per promuovere il benessere mentale. Gli incontri mirano a fornire sostegno psicologico a Firenze, aiutando a ridurre o eliminare il disagio psicologico. La professione dello psicologo si rivolge a individui, gruppi e comunità.

Lo psicologo: perché andare?

Quante volte nell'arco di una giornata ci sentiamo tristi, ansiosi, agitati, arrabbiati?

Se persistono nel tempo tali emozioni possono dar luogo a un vero e proprio disturbo: ansia generalizzata, attacchi di panicodepressioneanoressiabulimia.

Spesso accade che le stesse persone non siano così consapevoli del loro disagio emotivo e si rivolgono a colleghi, amici, parenti, per avere un conforto o semplicemente per essere ascoltate,  senza però arrivare a risolvere il problema alla radice.  In alternativa può accadere che, una volta confrontatosi con una persona a lui vicina, il paziente in un primo momento può sentirsi meglio, ma con il tempo il disagio torna alla coscienza, a volte anche in forma più grave. 

Nel corso del tempo il malessere può cronicizzarsi, affievolirsi o addirittura scomparire per poi presentarsi nuovamente mesi o anni dopo.

La sofferenza sentita dalla persona si ripercuote nelle relazioni familiari e/o o in altri ambiti come quello lavorativo, sociale, causando un circolo vizioso senza fine e aggravandosi sempre più. Perciò, rivolgersi a uno psicologo sin dai primi segnali di disagio è utile per prevenire l'aggravamento di una situazione.

La persona tenta di rispondere al suo malessere, cercando nuove soluzioni al suo problema, evitando determinate situazioni che amplificano il suo disagio; richiedendo nuovamente un sostegno da amici o parenti. Il malessere però persiste, fino a causare un vero e proprio disturbo. A questo punto il disagio emotivo è così radicato da interferire con il normale e/o desiderato svolgimento delle proprie attività.

Psicologo: quale scegliere?

Spesso le persone non conoscono le diverse professioni e soprattutto non comprendono le differenze tra i diversi professionisti del mestiere, perciò si rivolgono indistintamente a uno piuttosto che all'altro. Lo psicologo, senza una specifica formazione, può svolgere attività di sostegno, prevenzione, abilitazione-riabilitazione, sperimentazione, didattica e ricerca. Secondo la legge 56/89 non può fare psicoterapia. Quindi se stai pensando di rivolgerti a uno psicologo, chiedi maggiori chiarimenti al professionista che hai scelto.  Lui è in grado di fornirti tutte le spiegazioni in merito ai tuoi dubbi. 

Quanto dura un percorso di psicoterapia?

E' pressoché impossibile stabilire con estrema certezza quale sia la durata di un intervento psicologico. Tuttavia,  un miglioramento delle condizioni del paziente può essere osservato in media a partire da 6/7 mesi di terapia. Ci sono terapie brevi che si focalizzano sul sintomo, altre invece che richiedono un lavoro più profondo. In altre parole, possiamo dire che il lavoro sul sintomo è qualcosa di specifico quindi più breve, ma lavorare in modo più profondo permette una ristrutturazione più durevole.

Il Counselor

 Il Counselor ha un background formativo di tipo psicologico che prevede generalmente una formazione della durata di 3 anni, dopo aver conseguito un diploma di scuola media superiore.

Il lavoro del counselor è quello di promuovere con l'utente una "relazione d'aiuto". In altre parole tale professionista è stato addestrato per fornire la sua attenzione partecipativa, il suo tempo, la sua energia e il rispetto verso la persona che sta attraversando un momento di difficoltà.

Il sostantivo "counseling" deriva dall'inglese "to counsel" che si traduce in italiano con i termini "consolare", "confortare", "venire in aiuto". E' una professione che tende a orientare e sviluppare le potenzialità del cliente e si occupa quindi di problemi non specifici (prendere decisioni, migliorare le relazioni interpersonali). In Italia tale professione non è regolamentata. Ciò significa che il counselor, diversamente dalle altre figure professionali, non ha un ordine professionale di riferimento. Dunque non esistono requisiti/criteri standard che regolamentano il percorso formativo di tale professione e non è stato approvato un codice di condotta (etico e deontologico) da adottare per tutelare gli utenti. Nel 2016 è intervenuto il Governo in carica per approfondire la questione ormai in sospeso da anni. I quesiti che dovevano essere chiariti erano i seguenti: 

Il Counselor può essere riconosciuto come una figura a sé stante? 

Possiede delle competenze diverse dallo psicologo?

L’esito è stato il seguente: “La figura del counselor non può essere riconosciuta come professione autonoma, in quanto i servizi e le attività proposte dai counselor sono di competenza di altra figura professionale (psicologo) riconosciuta sia sul piano scientifico che legislativo. L’attività di counselor è da considerare una delle competenze dello psicologo e pertanto nel caso sia svolta da altri soggetti che non siano iscritti all’Ordine degli Psicologi, si configura quindi come esercizio abusivo della professione di psicologo (art. 348 c. p.)”.

L’attività di counselor è un’attività che può essere svolta da una sola figura competente: lo psicologo.

Lo Psicoterapeuta: chi è?

Lo Psicoterapeuta è  sempre un professionista della salute mentale che ha conseguito  una specifica formazione. Quest'ultima è rivolta agli psicologi o ai medici e prevede un addestramento in psicoterapia della durata di almeno 4 anni.

 

Lo psicologo-psicoterapeuta non può prescrivere farmaci poiché non ha le basi mediche acquisite durante il percorso di laurea in medicina. 

 

Ogni psicoterapeuta ha un bagaglio teorico di riferimento. Le scuole di specializzazione infatti sono molte e alcune molto diverse tra loro. Ognuna trae origine da un corpus concettuale diverso. In genere alcuni istituti di formazione richiedono obbligatoriamente all'interno del proprio iter formativo un percorso personale di psicoterapia con lo scopo di risolvere i proprio conflitti, il proprio disagio o semplicemente per maturare una buona conoscenza di sé, al fine di acquisire maggiori competenze professionali ed entrare maggiormente in sintonia con il paziente.

Lo Psicoanalista: chi è?

Lo Psicoanalista è un professionista della salute mentale che ha sposato il lavoro e il bagaglio teorico di Sigmund Freud. Con il tempo tale orientamento ha dato origine a una molteplicità di teorie che si sono differenziate dall'idea originaria di Freud. All'interno di questa corrente teorica ce ne sono alcune che divergono per poche peculiarità, altre invece hanno apportato cambiamenti radicali alla struttura teorica di base.

Lo Psichiatra: chi è?

Lo Psichiatra è un medico che ha ovviamente conseguito una laurea in medicina e una specializzazione in psichiatria. Tale professionista è maggiormente predisposto a considerare il disagio mentale come il risultato di un malfunzionamento del sistema nervoso centrale. Perciò la principale attività di cura dello psichiatra è indirizzata verso la somministrazione di farmaci.  Tale professionista, dopo un iter formativo, può essere abilitato all'esercizio della psicoterapia. 

In alcuni casi può essere utile consigliare a un paziente il supporto contemporaneo sia dello psicologo/psicoterapeuta che dello psichiatra. 

In sintesi, è utile considerare una differenza importante tra lo psicologo-psicoterapeuta e lo psichiatra: il primo “cura” la persona, il secondo professionista invece “cura” i sintomi del soggetto.