Mi sento Stressato!

Come sono stressato!

Quante volte nell'arco di una giornata ci soffermiamo a riflettere  sulle nostre sensazioni e pensiamo così di essere stressati? Basta sfogliare qualsiasi rivista che parla di questo nemico, ma cos'è veramente lo stress?

E' una reazione emozionale intensa di fronte a uno o più stimoli esterni che causano nell'organismo delle risposte fisiologiche e psicologiche di natura adattiva. Il termine fu per la prima volta utilizzato in biologia, solo successivamente il suo significato fu allargato anche alla psicologia. 

Lo stress produce nell'essere vivente una reazione che può essere suddivisa in tre fasi:

1) la prima, detta "reazione di allarme", con cui l'organismo si prepara ad affrontare la situazione. Ciò produce una reazione del sistema nervoso autonomo che consiste in una complessa attivazione endocrina e determina una maggiore produzione di ormoni corticosteroidi. Se lo stress è eccessivo, si possono formare ulcere, ingrossamento ghiandole surrenali ecc.

2) nella seconda fase, l'organismo si adatta allo stress utilizzando i meccanismi fisiologici deputati a questo tipo di eventi;

3) in quest'ultima condizione, l'essere vivente non è in grado di affrontare il fattore stressante, perciò muore o manifesta dei seri danni (*2).

Un evento vissuto come stressante causa una reazione dei vari sistemi fisiologici (neurologico, endocrino, immunitario). Le risposte fisiologiche permettono in maniera dinamica e plastica di adattarsi al cambiamento e di ripristinare i normali livelli di funzionamento. Quando però la persona vive "stressor frequenti", l'adattamento fallisce e gradualmente le difese psicobiologiche diminuiscono, rendendo l'organismo maggiormente vulnerabile ad agenti patogeni.

Cosa provoca lo stress?

 

Non è possibile stabilire in modo oggettivo quali sono i fattori che producono una risposta di stress, piuttosto è il modo con cui ogni persona percepisce o valuta l'ambiente circostante. In particolare, quali aspetti generano una sensazione temporanea o permanente di malessere. In genere, possiamo affermare che lo stress (soggettivo) è il risultato di una specifica situazione che richiede alla persona uno sforzo che va oltre le proprie capacità. Le risorse interiori per affrontare determinati eventi sono implicitamente valutate da ognuno di noi: uno studente, di fronte a un esame, si può sentire tranquillo perché per lui è solo un modo per mettersi alla prova; per un'altra persona invece, lo stesso esame può essere vissuto come un notevole fattore di stress. L'evento in sé viene valutato dall’individuo che risponde in modi diversi. Situazioni simili del passato possono arrecare al soggetto simili sensazioni, generando così una risposta stressogena.

Quali strategie per affrontarlo?

Ogni persona utilizza delle strategie per gestire delle situazioni problematiche o per controllare le emozioni causate da un specifico evento. L'individuo pianifica delle azioni mirate in modo da risolvere il problema: può essere utile per esempio informarsi per avere maggiori informazioni per poter risolvere il dilemma. Quando uno studente deve dare un esame difficile è maggiormente produttivo organizzare e pianificare lo studio, così da ridurre lo stress quando si avvicina la data dell'esame. In altre situazioni può essere utile ridurre le emozioni negative, cercando per esempio di distrarsi attraverso delle attività piacevoli: fare sport, meditazione, camminare, leggere. Le migliori strategie sono quelle che cambiano in base alla situazione: durante l'attesa per un'operazione chirurgica, può essere utile attuare dei comportamenti che permettono di distrarsi e non pensare. La stessa modalità invece potrebbe non essere favorevole: evitare ulteriori accertamenti medici di fronte a un sintomo persistente. In genere, l'evitamento e la fuga sono le reazioni meno efficaci e risolutive quando ci sono dei problemi importanti. 

Quali eventi possono causarlo?

Secondo una ricerca(*1) gli avvenimenti che causano un maggior livello di stress sono: morte di un familiare, divorzio o separazione dal partner, lesione o grave malattia, licenziamento da lavoro,  pensionamento, problemi di salute. In alcuni casi sembrano stressanti alcuni avvenimenti apparentemente neutri o gioiosi: matrimonio, gravidanza, cambiamento di scuola o di lavoro, discussione con il datore di lavoro, il mutuo, il figlio che lascia la casa, Natale e le vacanze. 

Ne consegue quindi che non è tanto l'evento ad essere "pericoloso", quanto la modalità con cui reagiamo  determina le conseguenze fisiche e psicologiche dello stress. I dati statistici indicano che gli episodi più importanti della vita, come il matrimonio, l'inizio della scuola,  possono far aumentare la probabilità di vivere lo stress. Livelli elevati inducono nell'individuo una maggiore vigilanza rispetto alle normali alterazioni del nostro corpo e creano una tendenza a reagire in modo eccessivo di fronte a queste sensazioni che appaiono sopravvalutate dalla persona stessa. Dobbiamo precisare che lo stress può far aumentare il rischio di sviluppare una malattia perché il soggetto potrebbe essere maggiormente predisposto a vivere una vita più sregolata: fumare e bere di più,  dormire poco o male, alimentarsi in modo scorretto. 

Come rispondere allo stress?

Il Coping è la capacità di reazione dell'individuo. Come la persona reagisce davanti a situazioni di vita spiacevoli? In che modo affrontiamo quello che ci accade?

Un fattore importante in grado di diminuire lo stress è il sostegno sociale. Quest'ultimo è la rete di relazioni in cui la persona si trova immersa. Un individuo che ha un partner, buone relazioni amicali è meno predisposto a sopportare gli esiti negativi dello stress. La mancanza di rapporti sociali determina una maggiore propensione a sviluppare una malattia, di fronte a situazioni di vita spiacevoli. Ciò dipende dal fatto che le relazioni favoriscono uno stile di vita più sano: un consumo inferiore di alcol e fumo, una dieta bilanciata, un tono positivo dell'umore. Possiamo quindi concludere che lo stress è una reazione soggettiva a determinati eventi che possono essere più o meno spiacevoli per la salute psicofisica della persona, a seconda di come reagisce di fronte a quello specifico evento.

Alcune situazioni negative possono essere affrontate con reazioni che permettono una migliore gestione dello stress. 

E' meglio concentrare le proprie energie nel tentativo di migliorare una situazione problematica, piuttosto che credere che quello che è accaduto non è reale. 

E' meglio trovare l'aspetto positivo in ciò che mi è capitato, piuttosto che evitare di reagire.

E' meglio ricevere il sostegno sociale da qualcuno, piuttosto che evitare il problema.

E' meglio "scherzarci sopra", anziché reagire in modo precipitoso.

 

Lo stress ci fa ammalare?

Il nostro corredo genetico, malattie passate e uno stile di vita sregolato (fumo, alcol, dieta squilibrata, mancanza di attività fisica) possono provocare un'alterazione o una maggiore sensibilità di alcuni organi. Di fronte a situazioni di vita spiacevoli, il nostro organismo stressandosi può andare a colpire quelle parti che sono già di per sé più predisposte ad ammalarsi. Per esempio, una persona con problemi cardiaci, di fronte a un evento stressante, potrebbe reagire con un infarto; un apparato respiratorio debole per predisposizione genetica, potrebbe far insorgere nell'individuo l'asma.  

Secondo un'altra teoria(*3), ogni persona reagisce allo stress con le proprie modalità e il suo apparato di organi più sensibile allo stress è il candidato ideale per diventare la sede di un successivo disturbo psicofisico. 

I fattori che causano stress hanno un peso importante su alcuni sistemi corporei: il sistema nervoso autonomo, i livelli ormonali e l'attività cerebrale. 

Inoltre, anche il sistema immunitario risente di eventi particolarmente spiacevoli soprattutto sull'esordio di alcune patologie: cancro, allergie, malattie infettive e autoimmuni. E' stato dimostrato che cambiamenti del sistema immunitario possono essere prodotti da molti fattori stressogeni: depressione, perdita di persone care, litigi coniugali, l'accudimento di un parente affetto da Alzheimer.

Gestione dello stress!!

Per gestire lo stress ci possono essere diverse soluzioni. La prima è sicuramente la riduzione dell'attivazione dell'organismo attraverso tecniche mirate al rilassamento: rilassamento muscolare progressivo, mindfullness, training autogeno, yoga. Esistono evidenze scientifiche(*4) che il sistema immunitario migliora in seguito a un training di rilassamento.

Può essere utile una psicoterapia per andare a comprendere il sistema di convinzioni che la persona segue. Le nostre convinzioni più profonde influenzano anche il nostro modo di sentire e di comportarci. 

In alcune situazioni potrebbe essere utile aumentare il sostegno sociale, in particolare verso quelle situazioni particolarmente difficili come avere un familiare affetto dal morbo di Alzheimer. Una assistenza alla famiglia potrebbe ridurre notevolmente lo stress.

 

 

1) Holmes, T. H. & Rahe R. H. (1967). The social readjustment rating scale. Journal of Psychosomatic Research, 11, 213-218.

2) Selye H. (1950). The physiology and pathology of exposure to stress. Montreal: Acta.

3) Lacey J. I. (1967). Somatic Response patterning and stress: Some revisions of activation theory. In M. H. Appley & R. Trumball (Eds), Psychological stress. New York: McGraw-Hill.

4) Chung, M., Irwin, M., R., Morgan, N., Wang, C. (2014). The effects of mind body therapies on the immune system: meta-analysis. Plosone.