Attacco di Panico

Nel disturbo di panico vi è un attacco improvviso e spesso inspiegabile, caratterizzato da una serie di sintomi impressionanti: fiato corto, palpitazioni, nausea, dolori al petto, capogiri, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, asfissia, sensazione di distacco da se stessi e una sensazione di irrealtà dal mondo circostante, paura di perdere il controllo, di diventare pazzo, timore di morire. Gli attacchi di panico possono presentarsi in modo frequente: una, due volte alla settimana oppure più attacchi durante la stessa giornata. Quando sono fortemente associati a una situazione che rappresenta il fattore scatenante, allora sono definiti attacchi di panico causati dalla situazione. Quando invece fra l'esposizione allo stimolo e l'attacco esiste sì una relazione, ma meno forte rispetto al caso precedente, parliamo di attacchi di panico sensibili alla situazione. Ci sono altre volte in cui il disturbo emerge in situazioni piacevoli o di fronte a stati mentali in apparenza benigni  (sonno o rilassamento), in questi casi parliamo di attacchi di panico ingiustificati. E' inoltre possibile la presenza o l'assenza di agorafobia. Quest'ultima è un insieme di varie paure che hanno per oggetto gli spazi pubblici e frequentati, dai quali potrebbe essere difficile allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile un aiuto, nel caso in cui la persona abbia un attacco di panico invasivo e debilitante. Spesso sono presenti la paura di andare in luoghi affollati, come fare shopping all'interno dei centri commerciali, la paura di viaggiare e di trovarsi infine in mezzo alla folla. Molte persone affette da agorafobia sono incapaci di allontanarsi dalla propria abitazione o lo fanno con estrema fatica e con grande sforzo. I pazienti che soffrono di disturbo di panico evitano le situazioni in cui un eventuale attacco potrebbe risultare pericoloso o imbarazzante. Se la tendenza all'evitamento si consolida, il risultato è il disturbo di panico con agorafobia.